la Nostra Storia

Vorrei raccontarvi in modo del tutto colloquiale la storia della nostra squadra:

i Flying Donkey di Empoli

Nel 1993/94 in Italia iniziavano a diffondersi a macchia d’olio un nuovo concetto di pattino, detto pattino in linea, per la sua particolarità di avere un’unica linea centrale di ruote a differenza dei tradizionali pattini finora esistiti. Questo pattino permetteva di superare ostacoli, presenti sulle strade, in modo del tutto nuovo e facile. Si iniziava a vedere per le strade del nostro centro dei pattinatori in erba che piano, piano crescevano di numero. Questi pionieri (alcune volte anche derisi) decisero di provare a giocare un hockey sull’asfalto, creandosi mazze e protezioni in maniera del tutto casalinga. Il gioco era divertente e facile, arrivarono altri giocatori e in poco tempo quel parcheggio illuminato in notturna, non conteneva più le due squadre.

Chiedemmo consiglio e supporto alla Polisportiva COOP che aveva una pista tutta sua, il presidente AMERIGO BINI ci accolse non senza contestazioni da parte di altri componenti della stessa polisportiva, ma chissà forse aveva visto nei nostri occhi una luce diversa. Iniziammo a pagarci la pista e a giocarci solo per puro scopo ludico, ma continuavamo a crescere di numero e iniziavamo a sentire voci di un nuovo sport che stava arrivando dagli USA con il nome di Street Hockey. Iniziammo a concorrere in maniera amatoriale a qualche esibizione e torneo su Firenze, riportando anche ottimi risultati. Iniziammo a conoscere in modo più professionale le nostre attrezzature e a comprare oggetti più idonei rispetto alle nostre “costruzioni” casalinghe. Il signor Bini ci chiese se volevamo tesserarci come atleti della Polisportiva e provare a fare un nuovissimo campionato chiamato Hockey in-line, il quale assomigliava molto, per regole, all’hockey pista.

Così diventammo atleti di hockey in-line e iniziammo un campionato nazionale, che ancora non era ben definito. Per 2 anni arrivarono premi e soddisfazioni, e poi finalmente la Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio (FIHP) fondò in modo definitivo le regole dell’hockey in-line, così era nato un nuovo sport.

forse-saranno-famosi

L’hockey in-line deriva dalla fusione dell’hockey pista con l’hockey sul ghiaccio, ma rimane comunque uno sport a sè stante con regole diverse da entrambi i suoi predecessori. E’ uno sport definito “globale” perché giocabile su qualsiasi superficie, grazie ai pattini in-line, ed a un elasticità regolamentare che è unica nel suo genere: uomini e donne possono giocare in modo misto nelle squadre, poiché non vi è aggressione come nell’hockey ghiaccio e la forza non sempre è meglio della leggiadria. Coinvolge un numero illimitato di superfici giocabili: parquè, cemento, asfalto, piastrellato, nuovi materiali plastici… basta che il tutto sia delimitato da balaustre. Anche le dimensioni sono variabili da 20 m. per 40 m. ad un massimo di 30 m. per 60 m. Si gioca sempre in 4 giocatori in campo ( oltre il Portiere ) , ma si può cambiare i giocatori tutte le volte che si vuole senza limitazioni, così da far giocare tutti.

Siamo ben protetti da una sorta di armatura leggera, comoda e imbottita che assorbe egregiamente gli urti che inevitabilmente provoca la velocità del gioco. I giocatori non devono essere dei perfetti pattinatori, proprio per un fatto di fisica e meccanica, questi pattini hanno una sola linea di baricentro ed è più simile al camminare che al pattinare, se in più, per una mancanza improvvisa di equilibrio, aggiungiamo un altro punto di baricentro a terra, cioè il nostro bastone, vi accorgerete che è più facile giocare ad hockey in-line che calciare un pallone.

Ma torniamo a parlare dei Flying Donkey! Negli anni siamo arrivarti a coprire ruoli come campioni toscani, battendo squadre che vantano una storia importante nell’hockey pista, come il Versilia o il Forte dei Marmi. Siamo riusciti a passare dalla serie amatoriale alla serie B nazionale. Abbiamo affrontato squadre del nord che provenivano da realtà di hockey ghiaccio, del centro e del sud che avevano una grande esperienza di hockey pista. Siamo usciti molte volte battuti e molte altre vincenti, abbiamo sempre saputo imparare dai nostri sbagli, migliorandoci con modestia e semplicità, chiedendo “permesso” e non dando spallate, per far vedere che questo sport non è una rissa! Siamo diventati grandi tanto da essere scomodi per organico alla Polisportiva COOP, dalla quale nel 2001 abbiamo dovuto staccarci.

immagine-squadra-2001-2002

Abbiamo, come sempre, raccattato le forze fra tutti e organizzato delle mansioni, in modo da non essere solo giocatori, ma anche giornalisti, allenatori, divulgatori, assistenti. Ci siamo costruiti amicizie che ancora oggi durano e ci siamo costruiti un identità. Oggi siamo i Flying Donkey di Empoli, con un bel ciuco alato sul petto

logo

che ci identifica a livello nazionale e che ci fa riconoscere in mezzo a molti.

Flying Donkey un nome difficile da portare, sicuramente più difficile di un: Devils, Pirati Mammuth, Bears, Phoenix. Meno subdoli dei diavoli, meno bellicosi dei pirati, meno imponenti di un mammuth, meno forti di un orso, e sicuramente meno leggendari di una fenice, solamente dei ciuchini con delle ali…. Badate bene non un fiero a altezzoso pegaso, no! dei ciuchi volanti.

Tutti ci hanno schernito per il nostro simbolo e a tutti abbiamo dimostrato che quelle piccole ali sanno volare più in alto di grandi ali demoniache, che sappiamo usare meglio l’unità di squadra che la forza bruta, che se ci intestardiamo siamo più capoccioni di un ariete e prima o poi arriviamo dove vogliamo. Il nostro stemma è poliedrico: a prima impressione vi si nasconde una fragile bestiolina un po’ tonta, ma sotto, sotto non è così! Iniziamo dalle nostre armi: abbiamo, anche se piccole, delle forti ali che ci fanno volare, e noi abbiamo degli attaccanti che veramente sanno volare sui pattini! Abbiamo dei solidi zoccoli, che ci permettono un solido cammino e se usati per colpire sanno fare molto male: la nostra difesa è solida e i nostri tiri potenti! Siamo abituati a sostenere grandi carichi, tenacia per lunghi viaggi e alcune volte siamo un po’ testardi, ma basta una carota per farci riprendere il cammino: la nostra squadra è compatta anche contro avversari più forti di noi… si vince e si perde tutti insieme, abbiamo molti nuovi ragazzi che andranno lontano e siamo caparbi nelle nostre scelte. E poi, non da meno, se ci possono considerare “tonti” forse non sanno il detto che solo gli empolesi sanno far volare i ciuchi!!!

Vorremmo sentire quei boati di folla che spesso si sentono allo stadio, vorremmo sentire il pubblico di Empoli unito insieme a noi per vincere l’avversario e le nostre paure. Non vogliamo essere disegnati come muscoli e rabbia, vogliamo essere solo giocatori di Hockey in-line.

Eccoci arrivati con l’apertura di questo sito web alla Stagione 2008-2009

Anno che si può definire come di rifondazione dell’A.S.D. HOCKEY EMPOLI, che con la rinuncia a disputare il Campionato di A1 (lettera rinuncia al campionato di A1) e le Coppe Europee,  investe ingenti capitali nella riorganizzazione societaria, nel settore giovanile e nella ristrutturazione dell’impianto di gioco.

DA ADESSO COMUNQUE VADA……….. SARA’ UN SUCCESSO!!!!!!!!!!!!!!!

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