Hockey Empoli, prosegue il countdown per la nuova stagione

EMPOLI, 24.10.08 – E’ iniziato ormai il conto alla rovescia per la nuova stagione dell’Hockey Empoli. Una stagione che quest’anno parte più tardi del solito dopo la rinuncia in estate al titolo sportivo di A1 (i sodalizi della massima serie sono già scesi in pista per gli ottavi – per la cronaca i Flying Donkeys se la sarebbero dovuta vedere proprio coi Diavoli Biancorossi Vicenza, loro giustizieri negli ultimi play off – e i quarti di finale della Coppa Italia) e l’annessa decisione di ripartire dalla serie B con un nuovo progetto volto a valorizzare i giovani talenti del proprio vivaio e ad investire nelle infrastrutture esistenti per migliorare lo spettacolo offerto al pubblico del Palaramini e ampliare la schiera di appassionati a quell’avvincente disciplina sportiva che è l’hockey in line.

Campionato. L’Hockey Empoli in serie B se la vedrà, nel girone E della regular season, con Molinese, Arezzo, Ponte San Giovanni, Velletri, Genzano e San Benedetto. Un girone, come il C, più numeroso degli altri e che, per questo, consentirà alle prime 2 classificate di accedere alla 2ª fase. Le altre compagini dovranno invece accontentarsi di disputare la Coppa di Lega.

Allenamenti. Coach Carboncini ha allestito un programma di preparazione addirittura superiore all’anno scorso dal punto di vista tecnico. Questo a dimostrazione di come nell’ambiente biancazzurro non venga assolutamente presa sottogamba la nuova avventura in un campionato di serie B quanto mai competitivo come quest’anno. La speranza di dirigenti, tecnici e giocatori è di poter lottare il più a lungo possibile per la promozione in A2.

Riconferme. Ed è proprio per questo ambizioso traguardo che ha deciso di rimanere coi Ciuchi Volanti Stefano Branzanti, dando l’ennesima dimostrazione di essere, oltre che un validissimo giocatore, anche una grande persona. Convocato l’anno scorso in Nazionale, il “Branza”, dimostrando di credere nel progetto di rinnovamento attuato dalla Società, ha preferito rinunciare a prestigiosi e gratificanti ingaggi in A1 e A2 per “aiutare questi ragazzi a conquistare la promozione, se lo meritano”. E la notevole esperienza maturata da Stefano, sempre ai massimi livelli sia nell’hockey su ghiaccio che nell’in line, sarà sicuramente d’aiuto nell’ulteriore maturazione dei giovani talenti locali. Della vecchia guardia continueranno a dare il proprio contributo, compatibilmente coi propri crescenti impegni di lavoro, Gianni Francalanci, Simone Parentini e Alessio Pace. Pur non mancando loro offerte da sodalizi di categorie superiori, vestiranno anche quest’anno la casacca biancazzurra Alessandro Errico, Alberto Viti, Alessio Sani e Federico Buschi, oramai delle certezze nonostante la giovane età (già punti fermi della 1ª squadra nella passata stagione). Sono destinati a trovare maggiori spazi e a proseguire nella loro costante crescita hockeistica nelle fila empolesi Simone Sani, Luca Corti, Davide Giorgetta e Cosimo Beduini. E’ rimasto ad Empoli anche Mattia Pazzaglia, nonostante qualche labile contatto col Versilia (A2). Non faranno invece più parte del gruppo né Riccardo Ghezzi (motivi di lavoro) né Hugo Valdambrini, rientrato all’Hc Arezzo per fine prestito.

Partenze. La più dolorosa riguarda sicuramente capitan Scudier, una bandiera per l’hockey empolese che ha preferito, per motivi economici e di prestigio, accordarsi con l’Edera Trieste (per gli impegni di Coppa Italia, ma non è da escludere che si aggreghi alla compagine giuliana di A1 anche per la Supercoppa Italiana contro Asiago e per la nuova Confederation Cup, la Coppa Uefa dell’in line) e con il Versilia (per il campionato di A2). Versilia che ambisce, del resto, alla promozione in A1 come l’anno scorso quando, trascinato da un altro ex Flying Donkey, lo svedese David Arvedal, giunse a un passo dai play off per poi avere un crollo verticale nel finale di stagione a tal punto da rischiare addirittura la retrocessione. Avrebbero rinunciato all’A1 e alla Nazionale (difficile la chiamata dalla serie B), pur di rimanere ad Empoli, sia Walter Widmann che l’aostano Andrea Melotto (numerose esperienze sul ghiaccio – Courmaosta, Valpellice, Pinerolo, Vallée d’Aoste – prima di approdare nella serie B in line nelle fila del Monleale che aveva puntato su di lui per metter su uno squadrone con l’obbiettivo principale di conquistare un anno fa la Coppa di Lega di categoria, poi vinta sulla pista amica proprio dall’Hockey Empoli), ma, vivendo entrambi di hockey, solo dietro precise garanzie economiche, tra cui vitto e alloggio. Widmann, che pareva ad un passo dal Vicenza dell’amico Roffo (viste anche le intenzioni bellicose di quest’anno dei Diavoli Biancorossi), è invece andato a dar man forte, assieme al suo ex capitano, all’Edera Trieste, lasciando già il segno in Coppa Italia dove è risultato il terminale offensivo più pericoloso dei giuliani. Non sono giunti invece alla corte di Rusanov, dato il preesistente zoccolo duro sloveno, né Simon Zerdin né Peter Frol che, con tutta probabilità, torneranno ad impegnarsi a tempo pieno nell’hockey su ghiaccio del loro Paese.

Nuovi arrivi. Quattro gli atleti tesserati ex novo (compreso un portiere), tutti residenti nella provincia di Grosseto (con annessi sacrifici per allenarsi vista la distanza da Empoli) ed ex Wild Boars: Francesco Levante (1972), Carlo Casini (1973), Alessandro Pelegrinetti (1977) e Simone Armeni (1972). Tutti elementi esperti validissimi per la categoria. Ora starà a coach Carboncini gestire al meglio lo spogliatoio e trovare il giusto mix con le giovani leve empolesi per consentire a queste ultime di progredire, vista anche la filosofia presidenziale che prevede per quest’anno maggior impulso, rispetto alle ultime stagioni, alla linea verde.

Alessio Del Marco. Il 9 novembre dovrebbe tenersi il 2° “Memorial Alessio Del Marco”, organizzato a Forte dei Marmi dal Versilia per ricordare Ciccio Polenta, l’indimenticato portiere dei Flying Donkeys prematuramente scomparso a causa di un incidente stradale nella notte tra il 4 e il 5 settembre 2007. Sempre a lui i dirigenti biancazzurri vorrebbero intitolare un torneo riservato ai giovanissimi atleti del minihockey dal momento che, con la nuova suddivisione delle categorie stabilita dalla Lega Nazionale per allinearsi agli standard europei, l’attività agonistica è consentita solo ai ragazzi con età superiore ai 10 anni. Da qui la necessità di creare nuove occasioni per far giocare anche i più piccoli, in primis tornei ed amichevoli.

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