ONORE AL PADOVA: HA VINTO LA SQUADRA PIU’ COMPLETA

Referto Gara // Classifica serie A2 – 2009/2010 //  Prossima Gara //

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EMPOLI, 02.02.10 – Quando a trionfare è lo sport! Grande hockey domenica scorsa al Pala Aramini, protagonisti prima le giovanissime speranze del futuro, poi le prime squadre di Empoli e Padova che hanno dato ad una partita tanto corretta (nei limiti dell’agonismo e senza alcun nervosismo in campo) che ha visto prevalere meritatamente la capolista ospite. Un risultato, il 3-1 finale, che ha visto premiata la maggior precisione e concretezza della squadra veneta che vede così avvicinarsi sensibilmente il traguardo promozione nella massima serie. Errico e compagni, dal canto loro, non aiutati di certo dalla fortuna di fronte al pubblico amico, possono rimproverarsi qualche disattenzione di troppo, ma non la mancanza di impegno profuso in pista che infatti è stato massimo, contro un avversario di grandissimo valore da cui è però riuscito a ridurre il gap in modo sostanziale rispetto al disastroso match d’andata, conclusosi col pesante passivo di 9-0. Ma veniamo alla cronaca dettagliata dell’incontro.

1° tempo (1-3). Si parte e subito si ha la sensazione che ci saranno da fare gli straordinari per Viti e Branzanti (una sua conclusione al 1’33” termina di poco a lato). Match dai ritmi alquanto sostenuti che si sblocca al 2’30” in modo alquanto fortunoso e inaspettato con una rete di rarissima fattura: un tiro dalla distanza degli ospiti rimbalza infatti sulla balaustra dietro la gabbia avversaria con Buschi a terra proteso in tuffo; il disco si impenna e torna in pista proprio sulla linea di porta per la più semplice delle deviazioni vincenti ad opera dell’appostato Toniolo (0-1). La dea bendata volta le spalle ai Flying Donkeys anche al 2’45” (palo di Pazzaglia in powerplay) e al 2’57” (gol fantasma dei locali, quanto mai un paradosso visto l’avversario di turno!). Padova allenta la pressione dei padroni di casa con un pericoloso contropiede di Zaccaria F. al 3’24”: pronta la respinta di gambale di Buschi. Rossoneri ancora insidiosi di rimessa al 4’34”, con gli empolesi che, in sovente equilibrio precario sui pattini (strano a dirsi, ma si sono meglio adatti gli ospiti dei ns. alla evidente sporcizia della spista ndr.), non sfruttano la superiorità numerica per pareggiare. Al 5’30” Toccafondi si trova il disco a portata di stecca da posizione vantaggiosissima, ma non angola abbastanza consentendo a Moretti di salvare il risultato. Ghosts superiori nella pattinata e in termini di velocità, padroni di casa in evidente affanno non appena i ritmi si alzano. Pazzaglia, in difficoltà già da qualche minuto, commette fallo da penalità al 7’51”. All’8’47” uno scatenato Toccafondi recupera il disco, si invola nella metà campo avversaria, si ferma per guadagnare secondi preziosi e, dribblato il diretto marcatore, subisce da esso un lampante fallo di ostruzione che Raia non può non sanzionare lasciando in pista 3 giocatori di movimento per parte. Al 10’15”, con l’uomo in più, Toccafondi, sempre lui, trova il gol del momentaneo pareggio (1-1) con un gran bolide all’incrocio sul 1° palo (goalie ospite non del tutto esente da colpe). Coach Carboncini, nel frattempo, continua a rimescolare le linee per equilibrarle meglio, far rifiatare qualche elemento chiave e togliere punti di riferimento agli avversari che si trovano di fronte un Buschi lucidissimo. Il giovane e talentuoso portiere di casa nulla può quando all’11’56”, con la propria squadra sbilanciata e mal messa in pista, Branzanti scivola lasciando via libera a Zanin che, con uno slap perfetto, manda il disco sulla parte alta del palo più lontano e poi in rete per il nuovo vantaggio ospite (1-2). Al 14’12” Empoli rischia di capitolare di nuovo: ci vuole un miracolo di Buschi e di un compagno della difesa per evitare che il disco finisca per un soffio ancora in fondo alla gabbia dopo un errato disimpegno di un irriconoscibile Pazzaglia. Dopo altri 2 interventi provvidenziali dell’estremo difensore di casa, Raia punisce al 16’15” capitan Berto anziché Toniolo che scaraventa Viti A. sulla balaustra di fondo pista (brutto colpo alla testa per lui). Al 16’41” Sani A. perde il disco innescando il contropiede di Benvegnù che realizza sul 1° palo, mal coperto nell’occasione da Buschi (1-3 in penalty killing). Al 17’57” un’ottima trama offensiva dei padroni di casa si conclude con un perfetto assist di Branzanti per Toccafondi che si mangia letteralmente il gol che avrebbe ridotto le distanze e riaperto l’incontro prima del riposo. In precedenza altri 2 tentativi sfortunati dei locali non erano andati a buon fine cosicché le squadre si recano negli spogliatoi con i Ghost avanti di due lunghezze.

2° tempo (0-0). Ripresa dai ritmi più blandi con Padova che si limita a controllare le sfuriate dei padroni di casa provando poi a colpire di rimessa. Al 22’ doppio miracolo di Moretti, prima sul tiro dalla distanza di Pazzaglia e poi sul tap in di Sadocchi. Senza fortuna il diagonale improvviso di Sani A. al 23’15”. L’ottima difesa locale non consente ai rossoneri di sfruttare 2 powerplay consecutivi (penalità al 25’01” a Toccafondi, eccellente nel guadagnare preziosi secondi in inferiorità numerica, e al 28’33” a Corti, protagonista di un ingenuo fallo sul diretto avversario sfuggitogli via in contropiede). Risultato perciò ancora in bilico; la partita potrebbe decisamente riaprirsi al 32’48” quando Raia spedisce sulla panca puniti Toniolo; Carboncini schiera inevitabilmente i migliori tiratori (Branzanti, Errico, Sani A. e Toccafondi), ma vani risultano i vari tentativi del capitano biancazzurro, per non parlare di una pronta girata dell’ex Arezzo che avrebbe meritato tutt’altro esito. Al 35’20” Raia ravvisa una dubbia infrazione del giovanissimo Giorgetta M. (classe ’94) e in penalty killing Branzanti sfiora il 3-2. Ristabilita subito la parità numerica per una penalità inflitta anche agli ospiti, la gara procede sui binari dell’equilibrio che non si spezza nemmeno quando, al 38’48”, Toccafondi subisce giustamente un’altra espulsione temporanea. Padova si accontenta infatti di congelare il disco senza correre alcun rischio portando a casa 3 punti preziosissimi che ne consolidano il primato nella cadetteria.

Post gara. “Una grande partita, degno coronamento di una grande giornata di hockey in line”: questa, in estrema sintesi, l’opinione a fine gare del diesse locale Paolo Errico, presente al PalAramini sin dal 1° pomeriggio quando in pista sono scesi i più piccoli, una trentina di fantasmini e ciuchini dal mini-hockey agli U-13 (1998-2002) che si sono scatenati in pista per un’ora e mezzo. “Abbiamo perso, e mi dispiace – ammette Errico – ma mi consolo col fatto che abbiamo giocato alla pari e che, alla fine, ha vinto chi è stato un po’ più fortunato e, soprattutto, ha sbagliato di meno. E’ stato un bel progresso rispetto all’andata e questo è un dato molto positivo per noi”. “La partita – commenta il direttore sportivo dei biancazzurri – è stata alquanto intensa, a tratti anche dura, ma sempre nei limiti della correttezza. I nostri ragazzi hanno dato tutto e per questo non vanno altro che elogiati. Ovviamente non posso che fare i complimenti a Padova, per me la miglior squadra di questo campionato di A2”. “Per una neopromossa come noi – fa un passo indietro il vicepresidente dell’Hockey Empoli, Franco Viti – ottenere, dagli addetti ai lavori, una tripla come pronostico contro una squadra, come Padova, dalle dichiarate ambizioni di promozione, è stata fonte di immensa soddisfazione. Del resto, i risultati fin qui conseguiti vanno oltre le nostre più rosee aspettative: abbiamo già raggiunto quasi matematicamente il traguardo minimo stagionale (la salvezza, ndr), quindi adesso viviamo alla giornata senza coltivare ambizioni particolari se non quella di dare il meglio di noi stessi, fare esperienza e divertirci”. “Passando alla gara contro i Ghosts – sottolinea Viti – era importante ridurre, il più possibile, il pesante passivo dell’andata (-9), provare a vincere e, in caso di sconfitta, non fare drammi consapevoli di aver perso con l’onore delle armi. E così è stato”.

“Padova – prosegue il dirigente biancazzurro – ha dimostrato di essere una realtà solida, con un gruppo solido e affiatato e una bella base giovanile che le consente di non essere un gigante con i piedi di argilla. Noi abbiamo iniziato da poco un’inversione di rotta in questo senso e speriamo di riuscire ad emulare i loro risultati, non solo in pista, ma anche in termini gruppo e ambiente all’interno della società”. “Tornando al match – conclude Viti – è stata una bellissima gara, corretta, a tratti dura e spigolata, giocata da entrambe le squadre a viso aperto. Padova ha vinto meritatamente dimostrando una maggiore concretezza e cinismo. Complimenti a Marobin e a tutto lo staff patavino per aver formato un bel gruppo, ben disposto in pista campo, che fa cose semplici, ma fatte molto bene! Bravissimi anche i nostri ragazzi che hanno dimostrato che il passivo dell’andata è stato un fatto episodico: la solita imprecisione in fase realizzativa questa volta ci è costata cara, ma nessun rimpianto, il risultato ha rispettato i reali valori in pista”.

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