Wheelchair Hockey per la prima volta al PalAramini

Hockey Empoli in 1ª linea nella promozione dello sport come momento di aggregazione.

Un’esibizione è in programma domenica prossima prima del debutto casalingo contro Latina della compagine biancazzurra di hockey in line

dsc07013EMPOLI, 19.11.09 – Non mancheranno certo le emozioni domenica prossima (22 novembre) al PalAramini, e non solo per il debutto dsc07042davanti al pubblico amico dei locali Flying Donkeys, neopromossi in A2. Prima del match contro il Latina è infatti in programma una dimostrazione di Wheelchair Hockey (hockey su sedia a rotelle) per cercare di sensibilizzare anche il comprensorio empolese e della Valdelsa su questa ulteriore possibilità di socializzazione per i diversamente abili. “L’Asd Hockey Empoli – spiega il presidente Fausto Beduini – ha deciso, nel suo continuo desiderio di evolversi e di promuovere lo sport come momento di crescita e di aggregazione, di aprire un nuovo fronte di attività aprendo la porta anche ai portatori di handicap”. “Nostro desiderio – conclude la massima carica societaria biancazzurra – è far uscire dall’ambiente domestico coloro che, per le loro limitazioni, spesso rimangono emarginati per vergogna, pregiudizio, timidezza o altro”. In pista scenderanno alcuni giocatori del circondario fiorentino accompagnati dal dirigente sportivo Fiorenzo Gangoni, da sempre impegnato a Scandicci e dintorni, con tutto se stesso, nell’abbattimento delle “barriere sportive” seguendo il motto “Nessuno escluso!”.

Il Wheelchair Hockey. Sport nato per distrofici (persone affette cioè da una patologia gravemente invalidante che porta ad un progressivo indebolimento muscolare), ma apertosi da qualche anno anche ad atleti con malattie neuromuscolari (come tetraplagia e atrofia), l’Hockey in carrozzina (elettrica) vide la luce in Olanda dove nel 1982 venne disputato il 1° campionato ufficiale. Da allora di acqua ne è passata sotto i ponti e questa disciplina è adesso presente in molti paesi europei, oltre che negli Stati Uniti, in Canada e in Oceania. In Italia è stato introdotto nel 1991 dal Gruppo Giovani della Uildm (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) nella zona di Reggio Emilia per poi allargarsi ad altre città. A dimostrazione della grande crescita di questo movimento nel Belpaese, basti pensare che si è passati dalle 7-8 squadre del 1° campionato, disputato nel 1996, alle attuali 21. Il tutto sotto l’egida della Federazione Italiana Wheelchair Hockey, subentrata nel 2003 alla Wheelchair Hockey League che era stata costituita inizialmente nel 1995. Dai brevi cenni storici di questo sport passiamo a qualche rapida nozione tecnico-regolamentare. Qualora, per mancanza di forza nelle braccia, non possano utilizzare la mazza in materiale plastico (H-STICK), i giocatori, in grado di azionare unicamente il comando della carrozzina, si avvalgono di un semplice attrezzo in plastica non trasparente (lungo non più di 30 cm., alto al massimo 10) a forma di T rovesciata (T-STICK) applicato alla pedana che consente loro di fermare e indirizzare la pallina. Un modo per dare a chiunque la possibilità di praticare questo sport, senza esclusione alcuna, ma anche uno strumento che garantisce un notevole controllo e protezione della palla, oltre a una discreta opposizione a mazze, passaggi e tiri in porta. Da qui l’uso soprattutto in difesa, con uno stick anche di movimento. In tutto il mondo a scendere in pista – un perimetro di 26×16 metri delimitato da sponde in legno o metallo – sono infatti 3 giocatori dotati di mazza e 2, compreso il portiere, di stick (illimitato il numero di sostituzioni). Esistono poi restrizioni di punteggio (assegnato in base alle varie patologie per creare la minor disomogeneità possibile tra le due squadre in campo), con le norme vigenti in Italia decisamente più severe in questo senso rispetto alle realtà degli altri paesi. Le partite sono divise in 4 tempi di 10 minuti ciascuno e dirette da due arbitri, con le porte lunghe 2,20 metri e alte 20 cm., che è anche la massima quota cui può essere sollevata la pallina da gioco da terra. Nell’area a semicerchio può sostare solamente il portiere, pena il rigore a favore della squadra avversaria.

Il campionato italiano. Attualmente sono 4 i gironi del campionato italiano, 2 al nord (girone A: Skorpions Varese, Blue Devils Genova, Dragons Grugliasco, Magic Torino e Le Torri Albenga; girone B: GiocoPolisportiva Parma, Cocoloco Padova, Sen Martin Modena, Dream Team Milano, Sharks Monza e Aquile Azzurre Genova), 1 al centro (girone C: D’Arco Sport Albano Laziale, Vitersport Viterbo, Sconvolts Pescara, Dolphins Ancona e Rangers Bologna) e 1 (girone D: Csi Trapani, Red Cobra Palermo, Aquile di Palermo, Thunder Roma e Blue Devils Napoli) al sud. Le prime 2 classificate di ogni girone accedono ai play off. Ad aggiudicarsi lo scudetto tricolore negli ultimi 3 anni è stata Varese. E proprio l’Italia ospiterà nell’ottobre del 2010, a Lignano Sabbiadoro (UD), i prossimi Mondiali di Wheelchair Hockey.

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